E’ una Storia che ho già raccontato, ma moltissimi di voi non erano ancora miei amici.
Siamo nel 2011 a Khwai in Botswana.
Stavamo girando qua e la’, quando incontrammo questa leonessa, insieme una figlia più giovane e 5 cuccioli. Sulle prime, facemmo moltissime foto ai piccoli: le due leonesse ci permisero di restare molto vicini a loro e per molto tempo. Inizialmente non ci accorgemmo della gravissima ferita della leonessa più anziana, ferita che le aveva anche compromesso un occhio. Pareva messa malissimo: quando il vento girava si sentiva l’odore dell’infezione che la stava uccidendo. Ce ne andammo con l’amaro in bocca, sicuri che sarebbe morta e con lei tutti i cuccioli, visto che quella rimasta non poteva sfamare e accudire
tutti.
Ma questa storia ha un secondo capitolo.
Due anni dopo tornammo nello stesso luogo e subito ci imbattemmo in un branco di 10-12 leonesse,il maschio doveva essere in giro. Il branco era disposto a mezzaluna attorno a una femmina anziana e molto magra. Quando ci muovemmo attorno a loro, restammo a bocca aperta: era Lei, ancora viva, messa ancora peggio, ma viva. Era riuscita a crescere i piccoli, altri ne erano nati ed aveva costruito un magnifico branco.
La Storia termina 2 settimane dopo e viene raccontata da un Ranger che assiste a una spaventosa lotta tra un inesperto branco di leoni, nello stesso luogo, e un gigantesco bufalo. Ci metteranno un giorno per ucciderlo.
Il Ranger racconta che accadde una cosa molto strana, contraria alle leggi della Natura: i leoni non si misero a mangiare subito, ma si misero ad emettere dei brevi ruggiti, quelli che si usano per chiamare i cuccioli. Dopo un po’ sbucò dai cespugli una vecchia leonessa, senza un occhio, molto malferma. Il branco la lasciò mangiare per prima, a sazietà. Quando si fu completamente saziata, si distese accanto al corpo del bufalo e gli altri leoni diedero inizio al banchetto. Inusuale…
Il mattino seguente Lei era ancora lì, accanto a quanto restava del bufalo: pareva dormisse, invece era morta.
Ci piace ricordarla, nessuno racconta mai le loro storie…
Lei era la vera Regina di Khwai, una Madre Indomita e Coraggiosa.
Andrea Meggiorin, Socio CCF Italia- Viaggiatore