Biografia di Laurie Marker

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La dr. Laurie Marker è una zoologa statunitense, una delle maggiori esperte di ghepardi al mondo, e si occupa di ghepardi dal 1977, allorchè, iniziando le sue ricerche, e collaborando con lo Smithsonian Institute, nel 1982 contribui’ a scoprire la ridotta diversità genetica dei ghepardi durante i suoi studi in Africa. Nel 1991 ha fondato il Centro di Ricerca, Conservazione ed Educazione “Cheetah Conservation Fund”, una fondazione senza scopo di lucro, stabilendo il suo Quartiere Generale nei pressi di Otjiwarongo, in Namibia. Dai primi inizi, in una minuscola fattoria agricola in Namibia, Laurie Marker ha creato un modello di eccellenza per la conservazione dei predatori a livello mondiale.

Il Centro si occupa di ricerca e conservazione per la tutela dei ghepardi, una specie a rischio estinzione che ha subito dal 1900 a questa parte, ingenti perdite di ghepardi, (1900 : 100.000 capi; 1990: 10.000 capi) tanto da fare inserire i ghepardi tra le specie a rischio estinzione dell’allegato II della CITES.

Il Centro offre a volontari e studiosi della natura svariate possibilità di studio, tirocini e percorsi formativi avvalendosi di personale specializzato che vive sul posto ed esperto di genetica, zoologia, veterinaria, biologia, etologia e agraria.

Fin dagli inizi, senza alcun sostegno né aiuto da parte di nessuno, Laurie è stata una pioniera nei suoi programmi e nel suo impegno. Ha contribuito a fornire importanti nozioni sulla salute dei ghepardi, sulla loro attività riproduttiva, sulla mortalità, l’evoluzione e la genetica, grazie alle ricerche biomediche operate su ogni ghepardo che è passato nel suo Centro (circa 900 esemplari). Tale volume impressionante di dati raccolti su ghepardi selvatici nell’arco di 25 anni si è dimostrato di un valore inestimabile nella gestione dei ghepardi selvatici e in cattività.

Il lavoro instancabile di Laurie, che punta ad unire una nazione, un continente e tutto il mondo nello sforzo di salvare il ghepardo dall’estinzione è impressionante. Tramite l’educazione e la collaborazione con i farmer e i latifondisti locali sono state create delle Conservancies per permettere ai ghepardi di muoversi liberamente in migliaia di acri di terreno contigui. Laurie è stata Presidente della CANAM, l’associazione di Conservancies della Namibia, ed è attualmente Presidente della LCMAN, l’associazione per la Gestione di Grandi Carnivori della Namibia. Laurie ha compreso che con tecniche ottimizzate di gestione del bestiame e della fauna selvatica, i ghepardi, le popolazioni e il bestiame possono convivere pacificamente.

Nel 2000 ha ottenuto il riconoscimento dal TIME Magazine quale una degli “Heroes for the Planet”, e nel 2008 è stata insignita della Medaglia D’Oro della Society of Women Geographers. Ha anche ottenuto la Medaglia per la Conservazione del Lifetime Achievement Award della Società Zoologica di San Diego, per l’Intel Environmental Prize del Tech Award, candidata per il Premio Indianapolis del 2008 e 2010, e ha ottenuto il premio del Lifetime Achievement Award dall’ International Wildlife Film Festival, e nel 2010 ha ottenuto il Tyler Prize per l’ Environmental Achievement.

Nel 2002, Laurie ha conseguito il suo Dottorato di Ricerca in Zoologia presso l’Università di Oxford (UK). Ha pubblicato piu’ di 60 documenti scientifici, ed è stata oggetto di centinaia di articoli sulla stampa mondiale. E’ membro attivo della World Conservation Union’s (IUCN) Species Survival Commission’s Cat Specialist Group, a cui si è unita nel 1988, e di cui è stata Vice Presidente dal 1992 al 2001. Nel 2014, è stata nominata A.D. White Professor at Large presso la Cornell University di New York.

Laurie dirige attualmente l’impegno del Centro nelle attività che la sua missione comprende. Queste includono: ricerche biomediche per approfondire la conoscenza su salute, riproduzione delle patologie e patrimonio genetico della popolazione; ricerca spaziale, dell’habitat e dell’ecosistema; gestione del bestiame e della fauna selvatica per ridurre i conflitti con i predatori; metodi di controllo non letali per i predatori, come il Programma dei Cani Pastori da Guardia, e ampi programmi ambientali di educazione in tutto il paese e nel Centro del CCF.

Laurie collabora a livello internazionale con scienziati, funzionari governativi, aziende e comunità per aumentare la sensibilizzazione, sviluppare politiche e attività che colleghino l’economia dei produttori e proprietari dei territori dei ghepardi a consumatori ed aziende internazionali. Questo modello di successo si è diffuso oramai in altre zone. Oggi, Laurie fornisce assistenza allo sviluppo di programmi di conservazione del ghepardo in Sudafrica, Botswana, Zimbabwe, Algeria, Iran e India; sostiene altresi’ una base di ricerca sul campo in Kenya.

Riconoscimenti e premi:

2013 Andrew D. White Professor-­‐at-­‐Large, Cornell University

2011-­‐2012 Rainer Arnhold Fellow

2011 Distinguished Alumni, Eastern Oregon State University

2010 Explorers Club’s Lowell Thomas Award

2010 Tyler Prize for Environmental Achievement Recipient

2010 Indianapolis Prize Finalist

2009 Life Time Achievement Award – International Film Festival

2008 Tech Awards’ Intel Environment Laureate Winner

2008 Society of Women Geographers -­‐ Gold Medal

2008 Zoological Society of San Diego – Lifetime Achievement Award

2008 Indianapolis Prize -­‐ Finalist

2005 Living Desert – Track’s in the Sand, Conservationist of the Year

2003 Chevron-­‐Texaco Conservationist of the Year

2002 Audi Terra Nova Awards Finalist, Southern Africa

2001 Humanitarian of the Year, Marin County Humane Society

2001 Paul Harris Fellowship, Rotary Club International, Windhoek, Namibia

2000 Barrows Conservation Award, Cincinnati Zoo

2000 Hero for the Planet, Time Magazine

1997 Distinguished Leadership Award, American Biographical Institute

1992 Conservationist of the Year, African Safari Club, Washington, DC

1988 White Rose Award, Oregon’s Top Ten Women

1985 Outstanding Young Women of America

1981 Oregon’s Young Careerist, Business and Professional Women, for Roseburg

PUBBLICAZIONI: Crosier, A.E., Comizzoli, P., Baker, T., Davidson, A., Munson†, L., Howard†, J., Marker, L.L. and Wildt, D.E. Increasing Age Influences Uterine Integrity, but Not Ovarian Function or Oocyte Quality in the Cheetah (Acinonyx jubatus). Biology of Reproduction 85, 243–253. August 2011. Stein, A. B., Fuller, T. K., DeStefano, S. and Marker, L. L., Leopard population and home range estimates in north-­‐central Namibia. African Journal of Ecology, 49, 383-­‐387, 2011. Marker, L., Dickman, A.J., Mills, M.G.L., Macdonald, D.W. Chapter 15: Cheetahs and Ranches in Namibia: A Case Study. (pp 353) Biology and Conservation of Wild Felids. Edited by Macdonald, D.W. and Loveridge, J. Oxford University Press. 2010. Marker, L., Sivamani, S. Policy for human-­‐leopard conflict management in India. Cat News 50 -­‐ Spring 2009. Marker, L.L., Fabiano, E., Nghikembua, M. The Use of Remote Camera Traps to Estimate Density of Free-­‐ranging cheetahs in North-­‐ Central Namibia. CAT News 49:22-­‐24, 2008. Marker, L.; Cheetah Conservation Strategies in Namibia – A Model for the Future. African Wildlife Conference Proceeding. Zoo Dvur Kralove (Czech Republic) May 6-­‐11, 2008. Marker, L.; Dickman, A.J., Mills, M.G.L., Jeo, R.M., Macdonald, D.W. Spatial Ecology of Cheetahs (Acinonyx jubatus) on Northcentral Namibian Farmlands. Journal of Zoology, London. 226-­‐274 (2008) 226-­‐238, 2008. Marker, L.; Pearks-­‐Wilkerson, A.J.; Sarno, R.J.; Martenson, J.; Breitenmoser-­‐Würsten, C., O’Brien, S.J.; Johnson, W.E. Molecular Genetic Insights on Cheetah (Acinonyx jubatus) Ecology and Conservation in Namibia. Journal of Heredity, 99(1) 2-­‐13, 2008. Crosier, A., Marker, L., Howard, J., Pukazhenthi, B., Henghali, J., Wildt, D. Ejaculate trails in the Namibian cheetah (Acinonyx jubatus): influence of age, season and captivity. Reproduction, Fertility and Development, 2007. Muntifering, J.R., Dickman, A.J., Perlow, L.M., Hruska, T., Ryan, P.G., Marker, L., Jeo, R.M. Managing the matriz for large carnivores: a novel approach and perspective from cheetah (Acinonyx jubatus) habitat suitability modelling. Animal Conservation 9, 103-­‐112, 2006. Marker, L., Dickman, A.J., Macdonald, D.W. Evaluating the effectiveness of livestock guarding dogs as a method of conflict resolution. Journal of Rangeland Management. 58 (4) 329-­‐336, 2005. Marker, L.L., Dickman, A.J., Factors affecting leopard (Panthera pardus) spatial ecology, with particular reference to Namibian farmlands. South African Journal of Wildlife Research. 35 (2): 105-­‐115. 2005. Marker, L. & Dickman, A.J. The incidence of dental abnormalities in wild-­‐caught Namibian cheetahs. Journal of Mammology, 85:13-­‐ 18, 2004. Marker,L. Munson, L., Basson, P.A., and Quackenbush, S.Multicentric T-­‐cell Lymphoma Associated with Feline Leukemia Virus infection in a Captive Namibian Cheetah (Acinonyx jubatus). Journal of Wildlife Diseases, 39(3), 690-­‐695, 2003. Marker, L., Mills, M.G.L., MacDonald, D.W. Factors influencing perceptions and tolerance towards cheetahs on Namibian farmlands. Conservation Biology. 17 (5): 1-­‐9, 2003. Marker, L. Aspects of Namibian Cheetah (Acinonyx jubatus) Biology, Ecology and Conservation Strategies. PhD. Thesis, Department of Zoology, University of Oxford. 2002.

CHEETAH CONSERVATION FUND

P.O. Box 1755, Otjiwarongo, Namibia Phone: (+264) 067 – 306 225 / Fax: (+264) 067 – 306 247 E-­‐mail: ccfinfo@iway.na / info@cheetah.org

Laurie Marker e Bruce Brewer con il direttivo del CCF Italia al CCF in Namibia nel novembre del 2018.

Laurie Marker, Bruce Brewer con il titolare del Parco La Torbiera, Francesco Rocca e il Professor Gandini, UNIMI (Facoltà di veterinaria) in visita al Parco La Torbiera con Betty von Hoenning e Matilde Venturi.