Inizia la stagione delle confische in Somaliland

  • di Melanie Lippert 8 novembre 2021
Inizia la stagione delle confische in Somaliland

La dottoressa Laurie Marker dà da mangiare a uno dei cuccioli confiscati

Con l’avvicinarsi dell’inverno in Somaliland e le notti più fresche e buie, inizia la stagione riproduttiva dei ghepardi, portando una nuova speranza per le sue popolazioni in declino. Eppure, con la nuova vita, arrivano anche il pericolo e la vulnerabilità. La minaccia più notevole sono gli umani, in particolare le persone che rubano i cuccioli di ghepardo in natura come mezzo per far fronte alla predazione o per venderli come animali domestici illegali.

La nostra prima confisca dell’anno consisteva di quattro cuccioli, due maschi e due femmine che probabilmente avevano solo tre settimane all’arrivo al CCF Somaliland. Una delle femmine, di nome Pacha, è la più piccola del gruppo, pesando quasi due volte meno delle altre quando è arrivata. A causa della loro età, la loro dieta consisteva principalmente di latte fino a quando non sono stati affidati alle nostre cure per alcune settimane e hanno potuto passare gradualmente alla carne. Sebbene non siano i cuccioli più anziani attualmente affidati alle nostre cure, sono di gran lunga i più grossi: imparano e crescono ogni giorno di più.

Bottiglie preparate per i cuccioli sequestrati
Cucciolo di ghepardo che fa il bagno

Il secondo gruppo arrivato al CCF Somaliland quest’anno è una coalizione di fratelli: due femmine e un maschio. Sono arrivati a circa sei settimane con importanti patologie dermatologiche e infestati da parassiti. Dopo un’accurata pulizia e un esame medico, i cuccioli si sono alzati in piedi, scattando uno dietro l’altro. Tuttavia, poiché sono stati rubati alla madre in così giovane età, non hanno ricevuto il nutrimento o la dieta necessari per mantenere i loro corpi sani. Pertanto, i cuccioli avevano seri problemi di digestione, compresa la carne non digerita nelle feci e l’impatto della carne nello stomaco, perché non sono stati nutriti come sarebbe avvenuto in natura. Con l’aiuto dei nostri veterinari e custodi, sono stati sottoposti a un ampio trattamento medico, che includeva fluidi sottocutanei, probiotici, enzimi digestivi nella carne ed elettroliti. Dopo diversi giorni di cure, i cuccioli sono finalmente tornati a mangiare una dieta sana ed equilibrata di carne e latte con i loro problemi medici ora sotto controllo. Questi cuccioli sono di gran lunga i più dispettosi, tentano di arrampicarsi e correre in tutte le direzioni. Stanno diventando più giocosi di minuto in minuto, cercando costantemente di fare inciampare i compagni e affrontarsi a vicenda come farebbero con una preda in natura.

Esame di un cucciolo confiscato

La terza confisca ci ha portato un cucciolo solitario, un maschio. Si stima che avesse circa 8 settimane. È stato confiscato con due fratelli, ma sfortunatamente questi erano già deceduti al momento della cattura. Quando è arrivato, il muso e le zampe erano ustionate, e il cucciolo era molto diffidente nei riguardi degli umani? Ma dopo alcune settimane di cure da parte del nostro personale, è diventato più fiducioso nei nostri confronti, avvicinandosi con una certa cautela verso il personale. È stato introdotto agli altri cuccioli del CCF Somaliland e presto verrà unito ad un gruppo. La sua paura si è rapidamente trasformata in curiosità nei riguardi degli altri cuccioli che rincorre lungo i recinti confinanti.

L’ultimo gruppo che abbiamo confiscato il mese scorso è una coalizione di tre cuccioli maschi. Sono arrivati a circa cinque settimane di età e hanno avuto bisogno di cure importanti a causa di grossi problemi di disidratazione e malnutrizione. I maschi attualmente vengono nutriti con latte in polvere e mangiano voracemente la dieta a base di carne di capra. Stanno crescendo notevolmente e sono molto giocherelloni, e sono abbastanza grandi per unirsi agli altri cuccioli nei nostri recinti all’aperto, facendo un po’ di esercizio al sole.

Cuccioli che si godono il sole nel recinto all’aperto.

Lo staff del CCF Somaliland ha lavorato 24 ore su 24 per prendersi cura di questi cuccioli. Come le loro storie evidenziano, molti di loro sono arrivati da noi con seri problemi di salute perché illegalmente sottratti alla madre in natura in così giovane età, e tenuti in condizioni misere e disumane. Ogni singolo cucciolo ha bisogno di cure speciali, per stabilizzarli al loro arrivo, dalla somministrazione di liquidi, elettroliti ed altri farmaci, fino al monitoraggio accurato della loro dieta.

Il personale del Somaliland si dedica alla cura ed al benessere di questi cuccioli di ghepardo, e sebbene sia un lavoro impegnativo, è estremamente gratificante.

Con l’arrivo di questi 11 cuccioli, il centro del CCF in Somaliland accoglie attualmente 65 ghepardi.

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