
HARGEISA, Somaliland (9 Marzo 2023) – Per la prima volta da quando avevano solo poche settimane di vita, i cuccioli Cizi e Bagheer possono scrutare il paesaggio aperto in cui sono nati, senza piu’ un muro di cemento alto 4 metri davanti ai loro occhi. Cizi e Bagheer sono stati sottratti ai bracconieri dal Governo del Somaliland nel mese di febbraio del 2020, ed erano destinati al commercio illegale di fauna selvatica. Dopo essere stati confiscati, i cuccioli sono stati affidati al Ministero dell’Ambiente e del Cambiamento Climatico (MoECC) per essere accuditi dal partner ormai storico, il Cheetah Conservation Fund (CCF). Fino alla settimana scorsa, Cizi e Bagheer hanno vissuto in una delle tre strutture temporanee gestite dal CCF ad Hargeisa, capitale della Repubblica del Somaliland, condividendo gli spazi con altri 90 felini. Ma oggi, Cizi e Bagheer sono tra i 52 esemplari che sono stati insediati nel Somaliland Cheetah Rescue and Conservation Centre (CRCC) del CCF a Geed-Deeble. Il CRCC e’ stato costruito per fornire una residenza permanente ai 92 felini salvati, con spazi sufficienti ad ospitare altri animali se necessario, ed e’ munito di ampi spazi cintati, che si trovano in aperta campagna in un ambiente naturale. Si tratta della prima struttura dedicata ai ghepardi strappati al commercio illegale nel Corno d’Africa. Il CRCC si trova su un territorio di circa 800 ettari a circa un’ora da Hargeisa, a Geed-Deeble (“Terra degli alberi”), e fungera’ anche da centro di ricerca, educazione e formazione. E’ parte di un’area di circa 50.000 ha che il Governo del Somaliland ha istituito come Parco Nazionale di Geed-Deeble, il primo Parco nazionale del Somaliland. Il CRCC in seguito diventera’ un centro di educazione e formazione, un museo vivente che attestera’ l’esistenza del traffico illegale di ghepardi selvatici. Tutti I residenti del CRCC sono stati confiscati dalle agenzie governative del Somaliland al commercio illegale o a situazioni di conflitto animali-uomo. Dopo il sequestro, i felini hanno sempre vissuto sotto l’occhio vigile dei veterinari e I guardiani del CCF. Il personale del CCF ha trasportato a piccoli gruppi i 52 ghepardi nel corso delle due ultime settimane. Cizi e Bagheer sono stati spostati nella nuova residenza il 7 marzo. Ad oggi, il CCF ha traslocato tutti I ghepardi del Rifugio 1 e il 75% del Rifugio 3. Ora che i 52 cuccioli sono stati sistemati al CRCC, il CCF deve raccogliere i fondi necessari a costruire le recinzioni a Geed-Deeble per i restanti 39 ghepardi che ancora vivono nei Rifugi 2 e 3. Quest’ultimo gruppo consiste in 37 ghepardi, un leopardo, Milo, e un caracal, Honey. Gli ultimi due felini erano stati catturati da membri della comunita’ rurale , che li avevano scambiati erroneamente per ghepardi. “Siamo molto felici dei risultati di questo primo trasloco. I cuccioli che abbiamo spostato sono restati nelle loro recinzioni per un paio di giorni, il tempo necessario per acclimatarsi alla nuova area. In seguito, i guardiani hanno assistito con piacere alla loro liberazione nei nuovi spazi loro destinati!” ha affermato la Dr. Laurie Marker, Fondatore e Direttore Esecutivo del CCF. “ Inizialmente, erano eccitati dal nuovo ambiente che li circondava. Hanno esplorato termitai ed alberi, e poco a poco si sono perfettamente ambientati.” I progressi del CCF sulle recinzioni ancora da terminare sono stati rallentati sia dalla mancanza di materiale edile e di personale tecnico che potesse gestire la squadra addetta alla costruzioni, che dai fondi necessari al completamento del progetto. Tutte le recinzioni sono state inviate in Somaliland dal Sudafrica, ma il personale della regione non e’ esperto di costruzione delle recinzioni. Riducendo il numero dei ghepardi nei tre rifugi di Hargeisa, una parte del personale sara’ in grado di concentrarsi sulla CRCC di Geed-Deeble, e una parte del materiale edile potra’ essere riconvertito per il CFRCC. Il CCF, con il partner ministeriale, ha ha inferto un duro colpo al commercio illegale di ghepardi nell’ultimo decennio, sia in Somaliland che nel Corno d’Africa. Grazie al successo delle confische, agli arresti e alle campagne di sensibilizzazione delle comunita’ dagli ultimi quattro anni in qua, il CCF ed il MoECC stanno lanciando attivita’ di ricerca e conservazione sulle popolazioni selvatiche di ghepardi, che puntano a sostenere le comunita’ umane. Per incrementare le opportunita’ di sussistenza, il CCF sta introducendo la sua popolare formazione per allevatori e pastori in coesistenza con la fauna selvatica, la Future Farmers of Africa, diretta alle comunita’ del Somaliland dove si concentrano maggiormente il commercio illlegale ed I conflitti tra umani e ghepardi. Lo scopo primario e’ quello di far si’ che nessun cucciolo venga rapito alla natura. I ghepardi, che si trovano nell’Allegato 1 secondo la Convenzione per il Commercio Internazionale di specie a rischio (CITES), vengono sottratti alla natura nel Corno d’Africa, per rifornire il mercato illegale di animali esotici. Fin dal 2011, il CCF ha assistito il Governo del Somaliland nella cura dei ghepardi sequestrati ai trafficanti. Nel dicembre del 2021, il CCF e il MoECC hanno dato il via alla costruzione del Centro di Soccorso e di Conservazione dei Ghepardi (CRCC) a Geed-Deeble, per donare agli animali una casa piu’ simile alla vita in natura. Se desiderate dare un aiuto per la costruzione delle recinzioni mancanti presso il CRCC, cliccate sul link https://cheetah.org/donate/1(100%) e donate per I ghepardi del Somaliland. Chi siamo: il CCFIl Cheetah Conservation Fund (CCF) e’ il leader globale per la ricerca e la conservazione dei ghepardi, dedito alla tutela del ghepardo in natura. Il CCF ha creato una serie di programmi integrati basati sulla ricerca per affrontare le minacce che incombono sui ghepardi e sul loro ecosistema. Fondato nel 1990, il CCF e’ un’organizzazione non-profit internazionale che ha Il suo quartier generale in Namibia ed una base sul campo in Somaliland. Il CCF celebrera’ il suo 33esimo anniversario nel 2023, distinguendosi quale organizzazione piu’ longeva e prestigiosa nella conservazione dei ghepardi. Per informazioni, visita: www.cheetah.org |
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