Un futuro per i ghepardi in India

  • di Dr. Laurie Marker 28 settembre, 2022
A Future for Cheetahs in India

La conservazione di una specie richiede la cooperazione globale. Per piu’ di dodici anni mi sono consultata con il governo indiano ed i loro scienziati per reintrodurre i ghepardi nei loro territori. Venerdi’ 16 settembre, il progetto e’ arrivato a compimento con il dono di otto ghepardi da parte del Governo della Namibia all’India. Ho avuto l’onore di poter sovrintendere questo storico sforzo di rilocazione a nome della Namibia.

Abbiamo selezionato tre maschi e cinque femmine adulte di ghepardo (tutti tra i due e cinque anni e mezzo di eta’), quali candidati ideali per effettuare il volo transcontinentale di 24 ore in direzione del Parco Nazionale di Kuno. Abbiamo verificato la loro salute, la loro selvaticita’, l’attitudine alla caccia, ed il potenziale riproduttivo per assicurarne il successo in India. I ghepardi sono stati vaccinati, muniti di collare satellitare e tenuti in quarantena per un mese prima del viaggio.

Un maschio in quarantena prima della rilocazione
Una femmina in quarantena prima della rilocazione

L’equipe che mi ha accompagnata comprendeva la veterinaria del CCF, la Dr. Ana Basto, e lo specialista di reintroduzione dei ghepardi, Eli Walker, con Barth Balli. Inoltre, siamo stati felici che l’Alto Commissario per l’India della Namibia, il Signor Prashant Agrawal, ci abbia accompagnati sul volo, insieme a Shri Vivek Johri, Capo delle Dogane Indiane, ed al Dr. Yadvendradev Jhala, Decano del Wildlife Institute of India unitamente al Capo Coordinatore del Progetto Cheetah, insieme ai partner sudafricani, il Dr. Adrian Tordiffe, specialista veterinario dell’Universita’ di Ondserstpoort, e Vincent Van de Merwe, Capo del programma South African Meta Population , insieme al grande team televisivo indiano, DD TV, che ha ripreso tutto il viaggio.

La Dr. Laurie Marker con l’Alto Commissario per l’India in Namibia, il Signor Prashant Agrawal
I ghepardi vengono caricati nel Centro CCF in Namibia

Essendo membro dell’Explorers Club , ho pensato che fosse giusto riconoscere l’importanza dell’evento storico, portando lo stendardo dell’ Explorers Club Flag, il numero 118, con noi in viaggio. Con noi, il membro dell’ Explorers Club Hamish Harding, che ci ha agevolati fornendo il 747 ‘Tiger’ jet per il volo. Stendardi simili sono volati fino alla Luna, e abbiamo ritenuto che questo evento fosse altrettanto importante!

Il viaggio e’ filato liscio nell’ aereo convertito adeguatamente per l’occasione. I ghepardi hanno riposato per la maggior parte del tempo, e siamo stati in grado di monitorarli per tutto il percorso. Nel corso del volo notturno, alcuni ghepardi hanno “cinguettato” tra di loro, ma sostanzialmente hanno dormito. Le casse per il trasporto scure che abbiamo utilizzato, approvate per i voli, hanno un effetto calmante per gli animali; pare servano a farli sentire al sicuro. Abbiamo trasportato moltissimi ghepardi, e queste casse adatte al trasporto sono cruciali per viaggi senza problemi.

I ghepardi sono partiti dall’aeroporto Internazionale Hosea Kutako di Windhoek, Namibia.
Le operazioni di carico dei ghepardi a bordo del jet 747, modificato all’uopo.

La prima fermata e’ stata presso la base Air Force di Gwalior, dove i ghepardi sono stati trasbordati su elicotteri piu’ piccoli. 4 ghepardi per elicottero e due veterinari a bordo. In trenta minuti sono arrivati a Kuno, dove li aspettava il resto dell’equipe.

Siamo stati accolti dal resto del gruppo, pronti all’ultimo tragitto per i ghepardi
I ghepardi sono stati caricati su elicotteri dell’Air Force indiana in direzione Kuno National Park.
I canali indiani dei notiziari hanno trasmesso in diretta lo sbarco dei ghepardi nelle casse.

Enorme l’energia positiva e l’emozione di tutti coloro che ci hanno accolti. Siamo stati ricevuti da tutti coloro che si erano coordinati con noi negli ultimi mesi, il Parco Nazionale di Kuno e le Autorita’ del National Tiger. Il Project Cheetah rientra nelle competenze di questi due enti. Dall’ultima visita che ho fatto la stazione principale dei ranger di Kuno e’ cambiata moltissimo. Sono state costruite quattro piazzuole per elicotteri e montate molte tende per accogliere i VIP e il Primo Ministro dell’India, On. Narendra Modi, che ci ha raggiunti per questa giornata speciale.

Una volta nel parco, tutto si e’ svolto molto velocemente. Tre ghepardi molto calmi sono stati liberati nelle aree di rilascio dal Primo Ministro Modi, anch’egli arrivato in elicottero. Non abbiamo potuto presenziare al rilascio dei primi tre ghepardi nel loro recinto per motivi di sicurezza. Una volta che tutto era pronto, il Primo Ministro ha aperto la porta delle casse da viaggio e i ghepardi sono stati liberati. Il video mostrato in tutto il mondo illustra il momento in cui i ghepardi hanno toccato il suolo indiano.

Dopo la cerimonia del rilascio da parte del Primo Ministro, l’ho incontrato insieme alla delegazione di autorita’ ufficiali presenti per donare ufficialmente all’India il dono da parte della Namibia. Ho anche fatto al Primo Ministro i miei auguri di buon compleanno. Il Primo Ministro si e’ intrattenuto con un gruppo di giovani chiamati “Cheetah Friends”. Mentre attendevo le altre attivita’, mi sono intrattenuta anch’io con questi giovani. Prima di concludere la sua visita, il Primo Ministro ha voluto incontrare il gruppo internazionale che ha lavorato per traslocare i ghepardi in India.

Il team del CCF team con il Primo Ministro Modi
Il Primo Ministro incontra il team di rilocazione nel Parco Nazionale di Kuno.

Il Primo Ministro ha lasciato infine il Parco, e siamo stati in grado di spostare i restanti cinque ghepardi nelle loro aree di rilascio, liberandoli. Tutti introno a noi erano pronti ad aiutarci, ed stato difficile spiegare loro che questi ghepardi sono animali selvatici, e non sono abituati a vedere cosi’ tante persone. Dietro i camion, c’era molto frastuono, e abbiamo trasportato a mano le casse nell’area finale di rilascio. Credo che questa sia stata la parte piu’ difficile e stressante di tutto il viaggio.

Il rilascio finale si e’ svolto senza intoppi, e i ghepardi si sono finalmente rincorsi nel loro nuovo recinto. Fortunatamente, intorno alla recinzione esterna erano stati fissati i teli di copertura, cosicche’ gli animali si sono resi conto delle barriere che esistevano, e che non erano in grado di correre dappertutto. Infine, tutti coloro che hanno collaborato in questa operazione sono stati premiati con un pranzo sotto una grande tenda.

Le casse prima del rilascio dei ghepardi
La Dr. Laurie Marker esamina i recinti a rilascio avvenuto

La nostra veterinaria Ana, con Eli e Barth, e’ restata in India nella settimana successiva all’arrivo, mentre Barth si fermera’ piu’ a lungo per continuare a fare monitoraggio ed assistenza al team indiano. Eli tornera’ tra qualche settimana, quando i felini non saranno piu’ in quarantena e verranno spostati nell’area di rilascio dolce, un area di 100 ettari.

In questi dodici anni di lavoro, avevo previsto che se fosse stato possibile per il CCF agevolare il ritorno dei ghepardi in India, sarebbe stato un evento importante.

Sono stata sopraffatta dal sostegno enorme che abbiamo ricevuto dal pubblico, dai notiziari, i media e da ricercatori e scienziati. Sono felice di come le cose siano andate lisce, e grata per l’opportunita’ di avere aiutato il governo della Namibia, in rappresentanza della popolazione della Namibia che ha generosamente donato i ghepardi alla popolazione dell’India.

Senza i lunghi anni di ricerca e di pratica legati alla riabilitazione e al rilascio dei ghepardi, questo progetto non sarebbe stato possibile. Il nostro impegno nel progetto di reintroduzione continuera’ e si sviluppera’ nel tempo, mentre programmeremo ulteriori visite ed altri potenziali rilasci.

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